I
primi insediamenti di cui siamo a conoscenza nel territorio risalgono
ai secoli XI e X a.C., con la presenza di villaggi nei pressi
delle falde dell'altura perugina ed a partire dal VIII secolo
a.C. anche sulla sommità del colle dove sorgerà
la città. Il rapido sviluppo di Perugia è favorito
dalla posizione dominante rispetto all'arteria del fiume Tevere
e dalla posizione di confine tra le popolazioni etrusche ed umbre.
Il vero e proprio nucleo di Perugia si forma intorno alla seconda
metà del VI secolo a.C., e dalla disposizione delle necropoli
etrusche abbiamo una testimonianza indiretta dell'epansione del
primo tessuto urbano. Perugia diventa in breve una delle più
importanti città etrusche, una delle 12 lucumonie. La cinta
muraria etrusca originaria, oggi ancora visibile, viene edificata
tra il IV ed il III secolo a.C.: con una lunghezza di tre chilometri,
racchiude il Colle Landone e il Colle del Sole sui quali si erge
la città. Con
la battaglia di Sentino (295 a.C.), Perugia e gran parte dell'Umbria
entrano nell'orbita romana, pur conservando la propria lingua
(l'uso dell'etrusco è documentato in città fino
a tarda età repubblicana) ed una limitata autonomia municipale.
La città, dimostrandosi ancora indipendente ma comunque
solidale, diede rifugio ai romani dopo la loro tragica sconfitta
nella Battaglia del Lago Trasimeno nel 217 a.C.. È solo
a partire dal I secolo a.C., in seguito alla Guerra Sociale, che
Perugia si integra pienamente nello stato romano con la concessione
della cittadinanza (89 a.C.). La città si rimodella secondo
stilemi romani, e l'incendio della città nel 41 a.C. durante
il Bellum Perusinum costituisce un'occasione per un nuovo fervore
edilizio (pur nella sostanziale permanenza dell'assetto viario
etrusco), favorito dalla spinta di Augusto che restituisce la
città permettendole di fregiarsi del titolo di Augusta
Perusia. In età imperiale la città si è espansa
ben oltre la cinta etrusca, come testimoniano l'anfiteatro ed
il tempio di Marte. Nella seconda metà del III secolo l'imperatore
Vibio Treboniano Gallo, perugino d'origine, dà alla città
lo "ius coloniæ". Importante
centro di collegamento tra la via Amerina e la Flaminia, la città
è sconvolta nel V secolo da una lunga sequela di guerre,carestie
ed invasioni barbariche. Sul finire di questo stesso secolo (493),
Perugia viene conquistata dagli Ostrogoti di Teodorico. Nel 535
l'Imperatore bizantino Giustiniano, erede dei Cesari romani, decide
di riconquistare l'Italia. Nel 537 le truppe bizantine di Belisario
si scontrano con quelle Ostrogote di Vitige proprio nei pressi
di Perugia. Nel 548 Totila espugna dopo un lungo assedio la città
ed uccide il Vescovo Ercolano. Nel 553,con la morte dell'ultimo
re ostrogoto, Perugia,l'Umbria e l'Italia si ricongiungono all'Impero
Romano d'Oriente (Impero Bizantino). Sino all'VIII secolo la città
resterà sotto il dominio bizantino, eccettuati due brevi
periodi di occupazione da parte dei longobardi sul finire del
VI secolo. Nella
seconda metà dell'VIII secolo Perugia e il suo territorio
entrano nella sfera di influenza del Papato e sono retti nei due
secoli successivi da un Governo vescovile. Nel 936 viene edificata
entro le mura urbiche la cattedrale di San Lorenzo. Il
periodo di formazione del Comune perugino è sconosciuto,
però nel XII secolo doveva esistere da tempo, visto che
nel 1130 è testimoniata la presenza dei consoli e nel 1139
gli abitanti dell'Isola Polvese (Lago Trasimeno) si sottopongono
alla protezione della civitas Perusina. Nel 1139 si ha la prima
attestazione del Governo dei Consoli e della nascita del Comune.
Agli inizi del XII secolo il potere è diviso tra i Consoli,
un'assemblea generale (l'Arengo), ed un consiglio minore. Il nome
della piazza principale passa da Piazza San Lorenzo a Piazza del
Comune. Nella seconda metà del secolo Perugia ha un ampia
sfera d'influenza nel contado circostante, avendo espanso i propri
territori verso Gubbio e Città di Castello a nord, e verso
Città della Pieve, il Lago Trasimeno e la Val di Chiana
a ovest-sudovest. Nel 1198 la città accetta la protezione
di Innocenzo III, ma non la signoria, rimarcando così il
suo spirito indipendente e la volontà di non sottostare
alla Chiesa. Rimanendo costantemente guelfa, nel XIII secolo aumentò
il proprio potere continuando la sua politica espansionistica
sottomettendo Assisi, Gualdo Tadino, Montone e rimanendo in lotta
con Foligno. In quest'epoca la popolazione cittadina conta circa
28000 abitanti e 45000 nel resto del territorio comunale; appare
la borghesia formata da notai, artigiani, mercanti ecc; nel 1286
vengono contate 41 arti. In
questi anni più fra Duecento e Trecento, il Comune attua
un imponente sviluppo urbano: vengono costruite diverse opere
fra cui la Fontana Maggiore (1275-77), alimentata dalle acque
dell'acquedotto proveniente da Monte Pacciano (1254-76) che si
conclude proprio con la Fontana. È questo il periodo del
governo mercantile, esercitato dai Priori, eletti fra gli iscritti
alle arti, e con sede nel Palazzo dei Priori (XIII-XV sec.); nel
1308 viene istuita l'Università; nel 1342 viene redatto
lo Statuto in volgare. Nonostante la peste nera e le sue vittime,
Perugia diede ancora delle prove di forza nel 1352 e nel 1358,
quando sconfisse prima Bettona, distruggendola, e poi Siena e
Cortona (Battaglia di Torrita). Nel
1370 Perugia ritorna sotto la Chiesa a causa della sconfitta nella
guerra contro Urbano V. A causa delle lotte interne e del tentativo
di sottrarsi al dominio papale si succedono diverse signorie (Michelotti,
Visconti, Fortebracci); e proprio con Braccio Fortebracci da Montone
si realizzarono importanti opere pubbliche come, ad esempio, la
residenza di Braccio in piazza, della quale rimangono solo le
logge, o il "Sopramuro". Assumerà forme di Signoria
anche il dominio sull città della famiglia Baglioni, anche
se molti storici ritengono che il carattere di dominanza non fu
mai assoluto ma solo parziale. Nel
1540 a seguito di una sfortunata guerra contro papa Paolo III
Farnese, Perugia perde le sue libertà civiche e passa nuovamente
alle dirette dipendenze dello Stato della Chiesa che obbliga la
cittadinanza a costruire l'imponente Rocca Paolina. Il
20 giugno del 1859 si consumano le cosiddette "stragi di
Perugia", perpetrate dai reggimenti svizzeri inviati contro
i patrioti cittadini che si erano ribellati al dominio dello Stato
della Chiesa. Il 16 settembre 1860, in seguito alla battaglia
di Castelfidardo, il capoluogo umbro si ricongiunge al nascente
Regno d'Italia. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
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